Pubblicati gli atti del seminario 2019

Nel secondo numero della rivista Giovani e Comunità Locali vengono presentati gli atti della seconda edizione del seminario svoltosi a Casa Terre Comuni il 29 e 30 agosto 2019.

Per scaricarli vai sulla homepage e clicca DOWNLOAD sotto l’immagine del n.2 della rivista.

I riscontri avuti a seguito della prima edizione del seminario, e dei numeri zero e uno della rivista, la qualificazione dei partecipanti alla seconda edizione, i contatti e le relazioni che  con queste iniziative si sono attivati, ci fanno ritenere che si sia avviato un processo virtuoso che sta gettando le sue radici su tutto il territorio nazionale quale strumento di riflessione e di confronto fra i mondi dell’accademia, delle istituzioni locali e della società civile circa il modo di animare, supportare, stimolare, le nuove generazioni nella costruzione di progetti di vita che valorizzino i talenti e diano opportunità di espressione ai desideri, ai sogni, alle speranze. Si tratta di un’azione che si orienta in tre direzioni:

  • una personale rivolta verso ogni ragazzo e ragazza che – nell’arco di quindici anni (indicativamente dai 15 ai 29 anni) e con l’aiuto del proprio contesto, dei processi educativi e formativi a cui partecipa, delle influenze della comunicazione globale – si trova impegnato nella costruzione di una propria identità che si manifesta sul piano professionale, nella gestione degli affetti, nella partecipazione alla vita delle comunità di cui si sente parte,
  • una seconda verso i mondi organizzati sia a livello pubblico che privato chiamati a supportare con azioni collettive a livello legislativo, regolamentare, progettuale, operativo, i giovani nella loro crescita e nelle scelte che andranno a compiere, cercando di creare le condizioni affinché il passaggio verso il mondo adulto sia il più sereno possibile ed in grado di far intercettare al giovane le migliori opportunità,
  • la terza dimensione fa riferimento all’analisi di quanto accade nelle comunità locali e alla ricerca e approfondimento di modelli adatti ai diversi contesti e alle loro dinamiche, che il mondo dell’accademia ed intellettuale in senso lato sono chiamati a promuovere, in sinergia con: a) le istituzioni a cui compete individuare le linee guida delle politiche giovanili, b) i mondi vitali che sul territorio cercano di dare quotidianità alle intenzioni dei quadri normativi e programmatici pubblici ed alle istanze che emergono dal territorio.

La seconda edizione del seminario nazionale, svoltosi presso Casa Terre Comuni nel comune di Porte di Rendena in Trentino nei giorni 29-30 agosto 2019, si inserisce in questo contesto affrontando una tematica quantomai attuale anche se non sempre considerata in tutte le sue dimensioni: la mobilità sociale dei giovani. La scelta dell’argomento da parte del Comitato Scientifico della rivista nasce dalla costatazione che  viviamo un’epoca dove  il desiderio di  trovare nuovi spazi di  espressione e di sperimentazione da parte del mondo giovanile non sia più solo di tipo sociale  o meglio di spostamento verticale nelle classi sociali, ma  si manifesta in tante opzioni  che vanno:

  • dalla mobilità geografica,
  • alla ricerca di esperienze e di nuovi spazi di vita,
  • verso professioni di ritorno al passato,
  • o avveniristiche in settori ancora in fase di sperimentazione,
  • in nuovi modi di intendere il lavoro ed il suo manifestarsi,
  • nella gestione degli affetti e delle relazioni,
  • nel vivere la propria appartenenza ad una comunità.

Si tratta di tematiche articolate, non facili da declinare, che interessano tutte le dimensioni dell’esperienza  umana di un giovane e al contempo interrogano le comunità circa il modo di supportare questi desideri superando  le difficoltà di attuazione dovute:

  • alla disuguaglianza dei punti di partenza,
  • ai contesti più o meno aperti in cui un giovane si trova a vivere,
  • alle dinamiche dell’adolescenza.

Il comitato scientifico ha deciso di impegnarsi in prima persona avviando, fin dall’inverno scorso, una fase di ricerca e riflessione i cui primi risultati sono stati presentati in una comunicazione introduttiva al seminario dal titolo “La mobilità sociale dei giovani. Tra vecchi e nuovi scenari”. Da questo punto di partenza è nato il programma del seminario che può essere suddiviso in quattro parti cosi articolate:

  • una prima sezione a cui è stato affidato il compito di inquadrare il tema nell’ambito delle dinamiche del nostro tempo e di declinarlo in questi nuovi scenari. Il primo intervento è stato affidato a Gino Mazzoli che ha proposto un inquadramento generale sui cambiamenti sociali e sui rapporti tra le generazioni cui ha fatto seguito la presentazione delle riflessioni del comitato scientifico di cui si è già parlato, illustrate da Paolo Tomasin e Martina Visentin.
  • un secondo momento in cui la riflessione si è svolta in gruppi tematici, a cui i partecipanti potevano aderire liberamente, per un approfondimento di quanto proposto nella prima sezione in relazione ad aspetti specifici della condizione giovanile e dei contesti in cui il giovane si muove. In particolare i gruppi hanno riguardato:
  1. Mobilità sociale dei giovani e comunità locale
  2. Mobilità sociale dei giovani e famiglia
  3. Mobilità sociale dei giovani ed istituzioni
  4. Mobilità sociale dei giovani e scuola
  5. Mobilità sociale dei giovani e digitale

Ogni gruppo aveva un coordinatore con il compito di tenere le fila dell’incontro. Dopo una relazione iniziale affidata a un esperto del settore è stato aperto il dialogo fra i partecipanti e una eventuale ripresa finale da parte del relatore. La presentazione delle risultanze di quanto emerso nei diversi gruppi sono state oggetto della terza sezione in plenaria che si è conclusa con una breve ma intensa relazione di sintesi da parte di Arduino Salatin del comitato scientifico. A conclusione dei lavori, come nel primo seminario, si è ritenuto opportuno promuovere una tavola rotonda su un tema di attualità, quale momento di ulteriore stimolo e confronto su un argomento che potrebbe poi essere ripreso o nei seminari successivi o nella rivista. L’attenzione è stata posta sul tema dei NEET, presentato da un intervento di Giuliano Vettorato e poi discusso da Paola Trifoni coordinatrice dell’Agenzia Nazionale Giovani, Paolo Paroni presidente della Rete Iter, Marco Alessandro Giusta assessore alle politiche giovanili della Città di Torino e Riccardo De Facci presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza. Un vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione del seminario e la pubblicazione degli atti mostrando grande responsabilità nell’affrontare le tematiche a loro affidate e nel predisporre gli elaborati per la pubblicazione.

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